Descrizione
Durante il workshop il fotografo mostrerà ai partecipanti le tecniche di realizzazione dei suoi ritratti. Particolare attenzione sarà data alla tecnica del mosaico, alle diverse tipologie di pellicole esistenti sul mercato, diverse per caratteristiche e resa. Verrà approfondito l’approccio alle nuove tecnologie e come queste ultime possano rappresentare uno strumento valido per chi vuole fare fotografia.
Nelle giornate di incontro Maurizio Galimberti realizzerà una live performance, eseguendo un ritratto dal vivo con la tecnica del mosaico. Al termine delle due giornate verrà effettuata una visita guidata con l’artista, esclusivamente rivolta ai partecipanti. Galimberti racconterà com’è nato e come è stato realizzato il suo progetto creativo sul Messico, ora allestito presso la sede di due piani.
In attesa di ricevere le vostre domande sul nostro workshop, vi salutiamo con le parole di Maurizio Galimberti:
“A volte il ritmo silenzioso dei miei ritratti pone i soggetti a farsi una domanda…Maurizio dove guardo? cosa faccio? Io non rispondo e scatto senza perdere un secondo…in cinque minuti lo shoot è finito…nell’ordine perfetto…pronto per essere montato…senza aggiungere nulla…senza togliere e sostituire nulla…
Leggendo nel bellissimo libro “un silenzio interiore…i ritratti di Henry Cartier Bresson”, la presentazione del grandissimo Jean-Luc Nancy, trovo la risposta al silenzio e all’immobilismo fisico dei miei ritratti…lui scrive: Il vero ritratto è quello in cui il personaggio rappresentato non è colto in nessuna azione né adotta una espressione che svii dalla persona stessa. H C B dice…”cerco soprattutto un silenzio interiore…cerco di tradurre la personalità e non un’espressione…” Ecco mi ci ritratovo totalmente…ecco una risposta al silenzio…all’immobilismo…allo spiazzare il soggetto, che i miei ritratti producono… E’ la composizione mentale durante lo shoot che li porta in una dinamica futurista-duchampiana…composizione per me ossessiva…ma loro (i soggetti), sono assolutamente immobili ed in silenzio…intimamente ho sempre seguito la progettualità da “zanzara pungente” di H C B…”